Hokusai
Kotsubishika Sori in arte Hokusai nato nel 1760 e morto nel 1849 a Edo in Giappone, è considerato uno dei più importanti artisti giapponesi. La formazione di Hokusai iniziò già a quattordici anni, quando diventò apprendista di Katsukawa Shunsho, ossia maestro d’arte e xilografia del genere di ukiyo-e. Lo stile ukiyo-e divenne molto diffuso negli ambienti della borghesia giapponese del’ secolo XIX, erano opere su legno la borghesia giapponese le acquistava per ornare le proprie case.
Hokusai rimase nella bottega del suo maestro fino al 1795, successivamente andò via per unirsi alla Scuola Tawaraya, per approfondire i suoi studi, fu in questo periodo che si avvicinò alla tecnica realizzando alcuni bijin-ga, cioè immagini di donne belle ed eleganti ritratte in pose sensuali.
Nel 1798 Hokusai aprì la sua bottega e iniziò a realizzare immagini in bianco e nero il suo lavoro si orientò nel disegnare illustrazione di libri, una delle sue opere più famose è la serie di quindici volumi Hokusai Manga, tradotto letteralmente vuol dire “schizzi di Hokusai”; queste illustrazioni sono alla base del linguaggio del fumetto, grazie a questo artista ancora oggi i fumetti giapponesi sono chiamati Manga. Un’ altra delle sue opere di grande fama fu “la grande onda”, anche quest’opera fu di grande impatto sul pubblico giapponese.
Hokusai raggiunse la sua fama nel 1820, ma solo nel 1831 creò il suo capolavoro, una serie di illustrazioni di trentasei vedute del Monte Fuji, in cui è compresa l’opera “la grande onda di Kanagawa” questa è considerata uno dei capolavori dell’arte orientale. Impressionante è il modo il cui l’artista è riuscito a rendere i colori nitidi e potenti a confronto dell’energia sprigionata dal mare. Hokusai riesce a cogliere il dinamismo delle onde che si contrappone alla stabilità del monte Fuji, le sue opere di questo straordinario artista si possono ammirare al Metropolitan Museum of Art di New York, al British Museum di Londra e al Museo d’arte orientale di Torino. I capolavori di Hokusai furono di grande ispirazione per artisti come Gauguin e Van Gogh, essi rimasero colpiti dagli accostamenti cromatici delle sue opere, esse divennero famose in modo buffo, le stampe del maestro giapponese venivano utilizzate per incartare oggetti preziosi provenienti dal Giappone, oppure come cartoline spedite dall’Oriente.