Archeologia

il Faraone Cheope

Regnò succedendo al padre Snefru e della regina Hetepheres, Cheope è ritenuto il committente della Grande Piramide di Giza una delle sette meraviglie del mondo, ma il suo regno per molti aspetti è scarsamente documentato. Sovrano della IV Dinastia si pensa abbia regnato 23 o 46 anni ( ….-2566 a.C.)

Unico ritratto certo di Cheope è una statuetta in avorio alta 7,5 centimetri, scoperta tra le rovine di un tempio ad Abido, ogni altro monumento è stato ritrovato frammentario o distrutto, mentre gli edifici sono stati perduti. Le informazioni sul Faraone provengono dalla Necropoli di Giza oppure dal Papiro di Westcar che è fatto risalire alla XIII Dinastia, la maggior parte dei documenti che menzionano re Cheope furono redatti da storici greci ed egizi intorno al 300 a.C.

La memoria storica ha caratterizzato il Faraone in modi contrastanti, mentre le sue opere furono oggetto di cure e attenzioni durante l’Antico Regno, gli antichi storici come Manetone, Diodoro Siculo ed Erodoto tramandavano un immagine negativa di Cheope, a causa di queste fonti antiche persiste una caratterizzazione critica e oscura del personaggio, lo stesso Erodoto lo definisce tiranno.

Cheope fu artefice di molte spedizioni fuori dall’ Egitto, alcune iscrizioni con il suo nome sono state rinvenute presso Uadi Maghara nel Sinai, si sarebbe ritrovato un petroglifo che raffigura il Faraone con al Doppia Corona dell’ Alto e Basso Egitto, egli inviò varie spedizioni minerarie alla ricerca di turchese e rame, inoltre intrattenne mote relazioni con Biblo in modo da poter barattare armi con prezioso legname in cedro del Libano questo tipo di legno era essenziale per la costruzione di barche funerarie, tra cui la Grande barca solare di Cheope scoperta nella sua piramide.

IL nome di Cheope compare ancora su pesanti blocchi in granito nel sito di Uadi el-Jaf, il porto aveva un importanza strategica nell’economia egiziana ai tempi di Cheope, sono stati ritrovati da egittologi francesi dieci papiri dieci di questi ben conservati dove i funzionari egiziani dichiaravano che avrebbero mandato cibo e beni per i loro marinai che lavoravano al molo. Il porto aveva un importanza strategica le imbarcazioni importavano materiali pregiati come il turchese il rame e molti minerali.